Sabato prossimo, 9 luglio, alle 18 a Canazei il vescovo di Vicenza, mons. Beniamino Pizziol, concelebrerà con l’arcivescovo di Trento, mons. Lauro Tisi, la messa di suffragio per le vittime della Marmolada, esprimendo così a nome di tutta la comunità diocesana “vicinanza a familiari, parenti e amici delle persone scomparse, molte delle quali di origine vicentina”. Già ieri, a margine di un altro incontro – si legge in una nota – mons. Pizziol ha espresso il proprio dolore per la sciagura di domenica scorsa: “Sono vicino a tutti i familiari delle vittime, penso a chi vive lo strazio di non aver più visto tornare una persona cara, in un giorno che doveva essere di riposo, serenità e rigenerazione nella natura e si è invece trasformato in dramma. Mi immedesimo davvero profondamente nel dolore di chi resta e prego per coloro che sono morti, nella fede del Vangelo che la loro vita continua in Dio e che un giorno sarà possibile nuovamente ritrovarsi”. Il vescovo, oltre alle parole di conforto e alla preghiera per chi è stato direttamente coinvolto – informa la diocesi – ha voluto rivolgere sentimenti di stima e di ringraziamento a tutti i soccorritori e volontari che da giorni lavorano nelle operazioni di salvataggio dei superstiti e di recupero dei corpi delle vittime, in condizioni davvero difficili e pericolose. Tra i soccorritori c’è lo stesso parroco di Canazei, don Mario Bravin, vigile del fuoco volontario a fianco della sua gente, che ha anche pensato al momento di preghiera e raccoglimento di sabato prossimo. La Marmolada è montagna particolarmente cara ai vicentini: anche l’Azione Cattolica di Vicenza ha una casa a Penia di Canazei, dove generazioni di giovani hanno vissuto indimenticabili esperienze di campi estivi e lunghe escursioni fino al ghiacciaio. A tutte le comunità della diocesi, mons. Pizziol chiede un ricordo nella preghiera per le vittime e i loro familiari nelle messe del prossimo fine settimana.