Sono 828 milioni le persone colpite dalla fame a livello globale, +46 milioni in un anno e +150 milioni dallo scoppio della pandemia, secondo il rapporto Sofi 2022 diffuso oggi dall’Onu. “Nonostante le evidenze confermate dal rapporto, la comunità internazionale sta facendo ancora troppo poco. Ne è conferma il G7 appena conclusosi in cui solo 4,5 miliardi di dollari (per un totale di 14 miliardi) sono stati destinati al contrasto di malnutrizione e fame, contro ben 600 miliardi stanziati per le infrastrutture globali”. Lo afferma oggi Azione contro la fame, commentando i dati Onu. Accanto agli interventi di tipo umanitario Azione contro la fame chiede di “definire nuove modalità di allocazione delle risorse globali destinate al sostegno del settore agroalimentare” con politiche di sostegno agricolo verso i Paesi a basso reddito e verso quelle colture alla base di una dieta sana e nutriente, vegetali in primis. E che il Nord del mondo – a partire dalle istituzioni – “non si limiti a programmi di assistenza e sviluppo in chiave di prevenzione delle crisi alimentari, peraltro ancora insufficienti, ma si faccia protagonista di una urgente trasformazione del sistema alimentare, limitandone gli effetti distruttivi sul clima e l’ambiente, ponendo al centro l’agroecologia e la sovranità alimentare, promuovendo l’uguaglianza di genere e diritti delle donne, prevedendo adeguati meccanismi di protezione sociale universale”. A questo proposito Azione contro la fame ha lanciato il Manifesto “Mai più Fame”. Il rapporto evidenzia l’intensificarsi dei principali fattori di insicurezza alimentare e malnutrizione: conflitti, eventi climatici estremi e shock economici, combinati con le crescenti disuguaglianze. “Si tratta di shock a noi molto vicini, che rendono più evidente quanto ripetiamo da sempre: la fame non è un problema relegato al passato, al contrario, è estremamente attuale e ci riguarda tutti, nessuno escluso”, sottolinea Simone Garroni, direttore di Azione contro la fame in Italia: “Ne vedremo pienamente gli effetti solo tra qualche tempo, cosa che ci induce pensare che l’aumento della fame nel mondo che registriamo oggi, sia, purtroppo, sottostimato”. A tale proposito Azione contro la fame ha recentemente attivato azioni di contrasto all’insicurezza alimentare anche in Italia, con un intervento-pilota a Milano, un percorso che si struttura in: sostegno alla spesa, educazione alimentare, formazione e accompagnamento all’inserimento lavorativo. Il modello sarà presto replicato a Milano e in altre città d’Italia. Azione contro la fame aiuta ogni anno oltre 26 milioni di persone in 51 Paesi del mondo.