“Abbiamo parlato con il presidente Nyusi di quanto avvenuto in Italia alla Marmolada come elemento simbolico delle tante tragedie che il mutamento climatico non governato sta comportando in tante parti del mondo”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel palazzo presidenziale di Maputo, in Mozambico, durante le dichiarazioni congiunte alla stampa dopo l’incontro con il presidente Filipe Nyusi.
Il capo dello Stato italiano ha voluto fare “un considerazione generale”: “Questo del clima come altri problemi che sono di fronte all’umanità – la sanità, lo sviluppo economico ormai globalizzato, le migrazioni –, sono fenomeni globali che nessun Paese può affrontare da solo”. “La pandemia – ha proseguito Mattarella – dovrebbe averci insegnato che l’umanità corre pericoli” e ha “nemici comuni che deve affrontare insieme, collaborando” perché “senza collaborazione non vi è speranza”. Il problema del clima “richiede una forte collaborazione, è un problema comune. Senza una piena collaborazione di tutti non potrà essere governato”. Rispetto alle necessità del pianeta, ha proseguito Mattarella, “abbiamo registrato alcuni impegni internazionale in diversi Fori multilaterali che sono stati svolti in tanti continenti del mondo, l’ultimo a Glasgow. Questi adempimenti, questi impegni non sempre vengono attuati e rispettati”, “vi sono Paesi che non si impegnano su questo fronte, che è un fronte che riguarda l’avvenire di ciascuno, di tutti nel mondo. Occorre quindi richiamare tutti a rispettare quegli impegni assunti in queste Convenzioni internazionali e a definirne ulteriori”. “Perché quello che l’esperienza dimostra giorno per giorno in tante parti del mondo è che senza affrontare sistemicamente, seriamente e a fondo i problemi che pone il cambiamento climatico contrastandolo, sarà difficile garantire alle future generazioni una vita accettabile sulla terra”.