(Strasburgo) – “Sono qui per ringraziare l’Europa, perché ha sostenuto il mio Paese, e ringrazio tutti quelli che hanno contribuito affinché la Grecia continuasse ad essere culla della democrazia in quella che è la democrazia più grande che esista”, così Kyriakos Mitsotakis, leader del partito conservatore Nuova democrazia e primo ministro della Grecia dal luglio 2019, nel suo intervento oggi al Parlamento europeo.
Mitsotakis ha ricordato la durissima situazione della Grecia nel 2015, “al limite dell’abisso, sul punto di abbandonare l’euro, la società stretta nella morsa del populismo” e ha evidenziato come, dopo il risultato del referendum, “il governo decise di fare un passo indietro pagando un prezzo molto alto”. E ha aggiunto: “Nessuna società europea ha sofferto come quella greca nello scorso decennio”.
Nell’evidenziare gli sforzi compiuti dal Paese in questi anni e i costi sociali affrontati, il premier greco ha tenuto a sottolineare come la Grecia del 2022 sia diversa: “A distanza di 7 anni sono qui per dirvi che le immagini del 2015 sono definitivamente scartate” e che “anche i greci sono cambiati non credono nelle illusioni ma nella realtà e possono constatarne i risultati. Nel 2023 raggiungeremo gli obiettivi prefissati con una società molto più compatta”.
“La crisi che abbiamo attraversato è stata tragica ma ci ha insegnato molto”, ha spiegato Mitsotakis. “Le sfide nazionali spesso sono sfide europee: gli egoismi nazionali non hanno spazio”. Per questo, ha chiosato, “solidarietà e responsabilità sono due elementi essenziali del progetto europeo”.