“Porto sempre ben impresse nella mia memoria le parole che dom Claudio mi disse il 13 marzo 2013, chiedendomi di non dimenticare i poveri”. Lo scrive il Papa, nel telegramma di cordoglio inviato al card. Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo in Brasile, per la morte del card. Claudio Hummes avvenuta ieri al termine di una lunga malattia. Nel telegramma, Francesco chiama il cardinale defunto “caro fratello” ed esprime gratitudine a Dio per i lunghi anni di un servizio “dedicato e zelante” e “sempre guidato dai valori evangelici, alla Santa Madre Chiesa nei diversi incarichi pastorali affidatigli sia in Brasile sia nella Curia Romana, e per l’impegno negli ultimi anni per la Chiesa in Amazzonia”. Era stato proprio il card. Hummes il “fratello” che Bergoglio aveva voluto accanto, lungo il percorso che lo ha portato dalla Cappella Sistina alla Loggia delle Benedizioni, la sera dell’elezione al soglio di Pietro, il 13 marzo del 2013.
Il card. Hummes è nato a Montenegro (arcidiocesi di Porto Alegre) l’8 agosto 1934, in una famiglia tedesca. Ha compiuto gli studi elementari nella sua città natale e quelli superiori nel seminario francescano di Taquari, nel Rio Grande do Sul. Come francescano ha studiato filosofia a Garibaldi (RS) e teologia a Divinópolis (MG). È stato ordinato sacerdote a Divinópolis, Minas Gerais, il 3 agosto 1958. Dal 1959 al 1963 è stato a Roma dove ha conseguito la laurea in filosofia, con la tesi “Rinnovamento delle prove tradizionali dell’esistenza di Dio in L’Action di Maurice Blondel (1893)”, pubblicata a Braga nel 1964.
È stato professore di filosofia nel seminario francescano di Garibaldi, dove ha collaborato alla pastorale di una parrocchia (1963-1968). In quel periodo è stato anche consulente per l’ecumenismo della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (1965-1968). Nel 1968 è tornato in Europa, per specializzarsi in ecumenismo presso l’Istituto Ecumenico di Bossey, a Ginevra, in Svizzera.
Dal 1969 al 1972 è stato professore e rettore della facoltà di Filosofia di Viamão (RS), e allo stesso tempo a Porto Alegre professore di filosofia presso la Pontificia Università Cattolica e formatore degli studenti francescani di filosofia. Dal 1972 al 1975 è stato superiore provinciale dei francescani del Rio Grande do Sul, a Porto Alegre. Il 22 marzo 1975 è stato nominato vescovo titolare di Carcabia e coadiutore di Santo André, a São Paulo, con diritto alla successione. Due mesi dopo, il 25 maggio 1975, è stato ordinato vescovo nella cattedrale di Porto Alegre dal suo professore e amico, mons. Aloísio Lorscheider, oggi cardinale e arcivescovo emerito di Aparecida. Ha preso possesso di Santo André come vescovo coadiutore il 29 giugno 1975 e il 29 dicembre dello stesso anno ne è divenuto il vescovo diocesano. Nei 21 anni trascorsi a Santo André si è distinto anche per la sua opera di difesa degli operai, di sostegno ai sindacati e per la partecipazione a scioperi quale vescovo responsabile della pastorale operaia in tutto il Brasile. Il 29 maggio 1996 è stato nominato arcivescovo di Fortaleza, nel Ceará. Nei due anni trascorsi a Fortaleza è stato responsabile per la famiglia e la cultura nella Conferenza dei vescovi del Brasile a Brasilia. È stato quindi uno degli artefici del 2° Incontro mondiale delle famiglie con il Papa, tenutosi a Rio de Janeiro nel 1997. Il 15 aprile 1998 è stato nominato da Giovanni Paolo II arcivescovo metropolita di São Paulo. Qui ha dato impulso alla pastorale vocazionale, alla formazione dei sacerdoti e all’evangelizzazione della città. Importante il ruolo svolto nel campo della comunicazione di massa, perché la Chiesa parli con la città, avvicinando i cattolici e portando il Vangelo alle famiglie. Dal 31 ottobre 2006, nominato Papa Benedetto XVI, al 7 ottobre 2010 è stato prefetto della Congregazione per il Clero. Ha partecipato al conclave dell’aprile 2005 che ha eletto Papa Benedetto XVI e al conclave del marzo 2013 che ha eletto Papa Francesco. L’8 marzo 2018, Papa Francesco lo ha nominato membro del Consiglio pre-sinodale che ha collaborato con la Segreteria generale nella preparazione dell’Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per la Regione Panamazzonica. Da San Giovanni Paolo II creato e pubblicato cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001.