“Una politica nuova della famiglia e dell’accoglienza, che permetta di uscire dal precariato, dall’incertezza e promuova uno sguardo fiducioso nel futuro”. Ad evocarla è stato il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, nell’indirizzo di saluto con cui ha aperto il Consiglio permanente dei vescovi italiani, svoltasi oggi in videoconferenza. “Sarà necessario – ha affermato il presidente della Cei – intervenire con chiarezza su alcune priorità per la difesa della persona, sempre e chiunque, anche con la necessaria interlocuzione con la politica”. Tra le priorità, Zuppi ha menzionato “quella degli abusi e la necessità di essere conseguenti agli impegni presi, nella trasparenza delle risposte, assumendoci, come deve essere, la piena responsabilità davanti a Dio e davanti agli uomini, migliorando se necessario gli strumenti già decisi”. “Ci aiuteranno professionisti che sono e saranno chiamati a verificare il nostro lavoro, sia a livello centrale come diocesano, verso i quali sospetti di compiacenza sono offensivi per la loro professionalità”, ha spiegato il cardinale.