“L’incontro di questi giorni ci permetterà di ascoltare le voci, provenienti da tutte le regioni della nostra geografia ecclesiale, riflesse nella sintesi nazionale di questa fase del Sinodo sulla sinodalità. Accogliendo questa sintesi, siamo chiamati ad ascoltare con fede ciò che lo Spirito Santo ci dice nel momento storico in cui viviamo come Chiesa e come società”. Lo ha affermato ieri mons. Luis José Rueda Aparicio, arcivescovo di Bogotá e presidente della Conferenza episcopale della Colombia (Cec), aprendo l’assemblea plenaria dell’episcopato colombiano. “Intendiamo andare avanti, fare i passi che il discernimento comunitario ci indica, con il fermo proposito di convertire la sinodalità nel modo di essere Popolo di Dio nel nostro tempo e di approfondire la capacità di essere testimoni di speranza”, ha proseguito.
I vescovi, infatti, in questi giorni, fino a venerdì 8 luglio, focalizzeranno la loro attenzione sullo studio e l’analisi del “Riassunto nazionale del Sinodo della sinodalità”, proposto da Papa Francesco a tutta la Chiesa universale. Mons. Rueda ha esortato i suoi confratelli vescovi a mantenere un atteggiamento di profonda collegialità e ad ascoltare, a servizio della sinodalità, il popolo di Dio che cammina, prega e opera in Colombia.
Un cammino, questo, non certo estraneo a quello della vita e dei mutamenti del Paese. “L’evangelizzazione è soprattutto un’opera di servizio all’umanità ferita, è portare la vitalità della buona novella al mondo intero, come lievito nella pasta”.
Mons. Rueda ha osservato che, da un lato, è “compito della Chiesa affrontare questi tempi difficili che il Paese sta attraversando, con problemi quali una società contagiata e vittimizzata dal narcotraffico, dalla violenza, dalla corruzione, dall’iniquità, dall’abbandono, dalla solitudine, dalla mancanza di rispetto per la vita umana in tutte le sue tappe”; dall’altro, la grande sfida per la Chiesa è “seminare e coltivare speranza” nelle persone e nelle comunità affinché “trovino il senso della vita e la forza per avanzare sulle strade del regno di Dio”.