L’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (Uici) lancia una campagna nazionale per i bambini ucraini con disabilità visiva. “Sono centinaia di migliaia i bambini con disabilità visiva dell’Ucraina, ai quali questa drammatica emergenza ha tolto il sorriso, la serenità, gli ausili necessari per leggere e scrivere e la possibilità di crescere, di studiare e di costruire un domani di diritti e dignità. Hanno sentito le esplosioni, le bombe, gli spari, le urla, hanno sentito la guerra che distruggeva il loro Paese, la loro infanzia, il loro futuro, ma non riuscivano a scappare”. Scrive così l’Uici su GoFundMe, dove ha lanciato una campagna nazionale per i bambini ucraini con disabilità visiva. La raccolta fondi servirà a prestare aiuti in Ucraina, ma anche a sostenere alcuni di loro, che hanno trovato rifugio in Italia, per offrire accoglienza, istruzione e socializzazione.
“Dall’inizio del conflitto, Uici si è attivata nelle varie città per garantire l’istruzione negata attraverso percorsi di accoglienza, ospitalità e inserimento scolastico, anche grazie al prezioso lavoro che stanno svolgendo psicologi e mediatori linguistici. Con i soldi raccolti sono stati acquistati e forniti ausili tiflo-didattici digitali e analogici (libri tattili, tavolette e punteruoli, barre braille) e il supporto di tiflologi professionisti”, spiega l’Unione.
Tra gli obiettivi di questa raccolta fondi, fa sapere l’Uici, “interventi a sostegno della popolazione colpita dalla guerra sia sul territorio dell’Ucraina, sia presso istituzioni specializzate coinvolte nell’accoglienza come Polonia, Ungheria, Romania, Moldavia. Coordineremo e collaboreremo nella gestione e invio delle risorse con l’Unione europea dei ciechi (Ebu), che offre le più ampie garanzie di efficienza e trasparenza; interventi volti a sostenere azioni di accoglienza sul territorio italiano in strutture specializzate nell’intervento, la riabilitazione e il supporto educativo e della famiglia per le persone con disabilità visiva come il S. Alessio di Roma, il Cavazza di Bologna, il Florio-Salamone di Palermo, l’officina dei sensi di Ascoli Piceno e molte altre sezioni territoriali dell’Uici”.