“Continuiamo a pregare per la pace in Ucraina e nel mondo intero”. Lo ha detto il Papa, al termine dell’Angelus di ieri in piazza San Pietro, lanciando un nuovo appello “ai Capi delle nazioni e delle Organizzazioni internazionali, perché reagiscano alla tendenza ad accentuare la conflittualità e la contrapposizione”. “Il mondo ha bisogno di pace”, ha ribadito Francesco: “Non una pace basata sull’equilibrio degli armamenti, sulla paura reciproca. No, questo non va. Questo vuol dire far tornare indietro la storia di settant’anni. La crisi ucraina avrebbe dovuto essere, ma – se lo si vuole – può ancora diventare, una sfida per statisti saggi, capaci di costruire nel dialogo un mondo migliore per le nuove generazioni”. “Con l’aiuto di Dio, questo è sempre possibile!”. ha assicurato il Papa: “Ma bisogna passare dalle strategie di potere politico, economico e militare a un progetto di pace globale: no a un mondo diviso tra potenze in conflitto; sì a un mondo unito tra popoli e civiltà che si rispettano”.