Un vino speciale, chiamato “Isaia” in onore del profeta citato nel messaggio di Papa Francesco per la 108ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. A promuoverlo è la Regione Friuli, in occasione del recente evento intitolato Pro-Sit, che si è concluso con un brindisi virtuale a base di questo vino Rosso Trevenezie Igt annata 2017. L’iniziativa, organizzata dall’Ente Friuli nel Mondo e ospitata dal Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale del Vaticano, si inserisce nel cammino di avvicinamento alla 108ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2022, in programma il 25 settembre. L’evento, voluto dal presidente dell’Ente Friuli nel Mondo, Loris Basso, in quanto segno e simbolo della migrazione delle genti, ha messo in rete i Fogolâr Furlan sparsi nel mondo per testimoniare che l’emigrato può e deve essere vettore di sviluppo sia nelle comunità di origine che in quelle ospitanti. “Abbiamo creato un vino straordinario, frutto della terra e nello stesso tempo del lavoro umano”, spiegano i promotori dell’iniziativa: “Frutto del lavoro in alleanza con la terra, e creazione, nello stesso tempo, di una reale prospettiva di comunione, poiché il lavoratore della vigna e il lavoratore della cantina lavorano insieme per il vino, e il loro lavoro proviene da quello che i seminatori hanno lavorato migliaia di anni fa”. “Abbiamo dedicato la nostra arte al profeta delle terre distanti, Isaia”, prosegue l’Ente Friuli nel Mondo: “Grande è la nostra gioia per le parole del Santo Padre nel suo messaggio”. “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati significa anche riconoscere e valorizzare quanto ciascuno di loro può apportare al processo di costruzione”, scrive il Papa nel messaggio citato, in cui spiega che quello migratorio, “nella visione profetica di Isaia”, è un fenomeno “in cui gli stranieri non sono invasori o distruttori, ma lavoratori di buona volontà che ricostruiscono le mura di una nuova Gerusalemme, aperta a tutti i popoli”. L’Ente Friuli nel Mondo è un’associazione privata senza fini di lucro fondata a Udine il 20 giugno 1953 e riconosciuta di interesse regionale dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. L’Ente promuove in piena autonomia i collegamenti con i friulani residenti in Italia e nel mondo ed opera sia con iniziative proprie che con il concorso delle associazioni aderenti, costituite generalmente con il nome di Fogolâr Furlan o Famee Furlane. Con i suoi circa 150 sodalizi attivi, operativi in sedi anche di proprietà, e con oltre 20.000 soci di ogni età affiliati in ogni continente, l’organizzazione dispone di uno straordinario patrimonio relazionale a disposizione dell’intero sistema regionale e nazionale (aderisce all’Unaie, della quale è socio fondatore, e al Faim).