Dal 4 all’8 luglio si terrà a Bogotá la CXIII Assemblea plenaria dell’Episcopato colombiano che, come di consueto, riunirà tutti i vescovi del Paese per riflettere su temi importanti, di carattere sociale e pastorale.
Il Sinodo della sinodalità, indetto da Papa Francesco, sarà il punto di partenza e il centro di riflessione di questa assemblea, nella quale si ascolteranno voci provenienti da tutte le regioni del Paese. I vescovi riceveranno la sintesi nazionale della consultazione sinodale, che si è svolta sulla base dei contributi ottenuti da tutte le giurisdizioni, e a essa contribuiranno.
Probabilmente, l’episcopato si pronuncerà anche sul momento sociale e politico particolare che vive la Colombia, all’indomani della vittoria di Gustavo Petro, primo presidente di sinistra della storia del Paese, e della presentazione del rapporto da parte della Commissione della Verità. Petro, nei giorni scorsi, ha lanciato la proposta di un “grande accordo nazionale”, proprio per rafforzare nel Paese il cammino della pace. A questo proposito mons. Héctor Henao, delegato della Conferenza episcopale per i rapporti tra Chiesa e Stato, ha apprezzato l’intento di privilegiare il dialogo, precisando, al tempo stesso: “Nel lungo cammino della costruzione della pace, il dialogo non cerca di omogeneizzare le posizioni politiche, non cerca di nascondere la pluralità e le differenze esistenti, ma cerca che da ogni punto di vista sia possibile scommettere su obiettivi comuni rispetto ai quali tutti escono vincitori, come ha detto Papa Francesco”.
Il sacerdote ha anche osservato che questi dialoghi devono attraversare tre momenti importanti: verità, giustizia e misericordia, solo così aggiunge “sarà possibile avanzare in un dialogo che sia costruttivo per il progetto nazione, attraverso il quale possiamo vivere insieme in pace”.