“Non basta vivere di rendita, occorre riconquistare quanto si è ricevuto in dono”. Lo ha detto il Papa, che nel suo ultimo incontro in Canada si è rivolto al “giovane Inuit”, in un dialogo ideale con ciascuno partendo dalle parole di Goethe: “Ciò che hai ereditato dai padri, riconquistalo se vuoi possederlo davvero”. “Non temere di ascoltare e riascoltare i consigli dei più anziani, di abbracciare la tua storia per scriverne pagine nuove, di appassionarti, di prendere posizione davanti ai fatti e alle persone, di metterti in gioco!”, l’invito del Papa. “Cammina verso l’alto – il primo consiglio – senza lasciarti trascinare in basso da chi vuol farti credere che sia meglio pensare solo a te stesso e usare il tempo che hai unicamente per il tuo svago e i tuoi interessi”. “Non sei fatto per vivacchiare, per passare le giornate bilanciando doveri e piaceri, ma per librarti verso l’alto, verso i desideri più veri e belli che porti nel cuore, verso Dio da amare e il prossimo da servire”, ha ribadito Francesco: “Non pensare che i grandi sogni della vita siano cieli irraggiungibili. Sei fatto per spiccare il volo, per abbracciare il coraggio della verità e promuovere la bellezza della giustizia, per elevare la tua tempra morale, essere compassionevole, servire gli altri e costruire relazioni, per seminare pace e cura dove ti trovi; per accendere l’entusiasmo di chi ti vive accanto; per andare oltre, non per livellare tutto quanto”, anche in un mondo che “sembra scendere sempre più in basso tra scandali, guerre, imbrogli, mancanza di giustizia, distruzione dell’ambiente, indifferenza nei riguardi dei più deboli, delusioni da parte di chi dovrebbe dare l’esempio. Il futuro è nelle tue mani. Allora non perdere mai la speranza, lotta, metticela tutta e non te ne pentirai”.