“Testimonianza perenne della vita che non si spegne, di una luce che risplende e che nessuno è riuscito a soffocare”. Così il Papa ha definito gli Inuit, incontrati nell’ultima tappa del suo viaggio in Canada, nelle loro terre vicine al Circolo polare artico. “Ho provato a immaginare, dopo il nostro incontro a Roma, questi luoghi vasti che abitate da tempi immemorabili e che per altri sarebbero ostili”, ha rivelato Francesco: “Voi avete saputo amarli, rispettarli, custodirli e valorizzarli, tramandando di generazione in generazione valori fondamentali, quali il rispetto per gli anziani, un genuino senso di fraternità e la cura per l’ambiente”. “C’è una bella corrispondenza tra voi e la terra che abitate, perché anch’essa è forte e resiliente, e risponde con tanta luce al buio che per gran parte dell’anno la avvolge”, l’omaggio del Papa: “Ma pure questa terra, come ogni persona e popolazione, è delicata e occorre prendersene cura. Prendersi cura, tramandare la cura: a questo in particolare sono chiamati i giovani, sostenuti dall’esempio degli anziani! Cura per la terra, cura per le persone, cura per la storia”.