Diocesi: Vercelli, lunedì mons. Arnolfo presiede in cattedrale la celebrazione in onore di sant’Eusebio. Martedì pellegrinaggio ad Oropa

La Chiesa di Vercelli si appresta a vivere la festa patronale di Sant’Eusebio. Ieri sera si è concluso il triduo di preparazione alla ricorrenza. Da mercoledì a venerdì, in cattedrale, si è pregato e riflettuto, dedicando ogni serata ad una tematica: si è iniziato con “In preghiera per la custodia del creato” per proseguire con “In preghiera per la pace” e terminare con “In preghiera per il sinodo ecclesiale”.
La solennità di sant’Eusebio sarà celebrata lunedì 1° agosto con la messa solenne presieduta alle 10.30 dall’arcivescovo diocesano, mons. Marco Arnolfo. Al termine della celebrazione sarà esposto il Santissimo per l’adorazione sino alle 16.30, quando si canteranno i Vespri, seguiti dalla benedizione eucaristica; altre due messe saranno celebrate alle 8.30 e alle 17.30 in cattedrale.
Nei giorni scorsi, è stato presentato il Convegno nazionale di Studi eusebiani, organizzato dalla Conferenza episcopale piemontese, che si terrà sabato 8 ottobre, nel seminario arcivescovile di Vercelli in occasione del 1650° anniversario della morte di sant’Eusebio, protovescovo e patrono del Piemonte, che non poté essere celebrato l’anno scorso. Oltre alla presentazione del libro “Eusebio di Vercelli – Lettere e antiche testimonianze” realizzato dallo studioso Renato Uglione, il programma del convegno vedrà gli interventi di mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, Alessandro Capone, professore associato di Letteratura cristiana antica all’Università del Salento, mons. Marco Buzzi, prefetto emerito della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, e mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa.
Intanto, la Chiesa vercellese vivrà mercoledì 3 agosto il tradizionale pellegrinaggio diocesano a Oropa. I partecipanti si ritroveranno alle 10 nel piazzale antistante la basilica nuova del santuario dove, alle 10.15, sarà celebrata la messa; nel pomeriggio, alle 15, si pregherà con il rosario e i vespri, per poi concludere con la benedizione eucaristica.

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