Lo scorso 25 luglio, festa di San Giacomo apostolo, mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, ha istituito con proprio decreto la Consulta diocesana per la Pastorale sociale e del lavoro, promulgandone contestualmente lo Statuto. “Alla base della nascita della Consulta – spiega l’arcivescovo – c’è la volontà di applicare il metodo sinodale, caratterizzato dal confronto e dall’incontro, all’intera azione pastorale diocesana. Nello specifico questa scelta mira innanzitutto a riaffermare il valore sociale della fede e dell’incontro con Cristo, esprimendo una riqualificazione della vita delle persone e della società. Il neo-costituito organismo diocesano nasce sulla scorta di una profonda lettura del panorama socio-politico attuale, con il tentativo di trovare soluzioni e nuove strade da percorrere, assieme alle varie componenti coinvolte, per costruire fatti buoni, rilanciare la qualità della convivenza sociale e della dignità del lavoro, da sempre priorità umana e cristiana. Istituire la Consulta – conclude – è inoltre un modo per scongiurare il rischio del rifugiarsi nel vissuto del proprio privato”. Il nuovo organismo diocesano, il cui organigramma è in fase di costituzione – informa la diocesi – è presieduto dallo stesso vescovo, mentre il segretario è il diacono Ignazio Boi, anche direttore dell’Ufficio competente. Ne sono membri, oltre che gli assistenti di associazioni e organismi ecclesiali impegnati nell’ambito del lavoro e del sociale, gli animatori di comunità del progetto Policoro, rappresentanti di sindacati, associazioni imprenditoriali e di categoria, enti e organizzazioni di volontariato e del terzo settore, gruppi, movimenti e rappresentanti di Uffici e servizi diocesani connessi alla pastorale sociale e del lavoro. La decisione del vescovo, ha affermato Boi, “è particolarmente significante in un momento così delicato per la vita politica, il mondo del lavoro e la realtà sociale. Se da un lato rappresenta il riconoscimento del lungo cammino compiuto dalla Chiesa di Cagliari fin dagli anni dell’episcopato di mons. Ottorino Pietro Alberti, con l’appassionata direzione di mons. Vasco Paradisi, al tempo stesso costituisce la richiesta di un rinnovato e partecipato impegno. L’atto – prosegue – rappresenta un chiaro segnale degli orientamenti espressi dall’arcivescovo Baturi fin dal suo insediamento, ovvero favorire un ampio coinvolgimento e una corresponsabilità diffusa nella costruzione di una comunità attenta, capace di interagire e soprattutto di tessere relazioni virtuose tra le persone”.