Le Acli esprimono la loro soddisfazione per l’approvazione, alla Camera dei deputati, nel decreto Semplificazioni, delle modifiche alla parte fiscale della riforma del Terzo settore, in seguito all’accordo tra il Forum del Terzo settore e il Governo. “In questo modo avremo un quadro fiscale migliore e più chiaro e finalmente si potranno trasmettere all’attenzione dell’Unione europea insieme anche le norme fiscali sull’Impresa sociale per le necessarie autorizzazioni – sostiene Stefano Tassinari, vicepresidente nazionale delle Acli -. Ora si deve passare al lavoro per una disapplicazione al Terzo settore dell’obbligo Iva dal 2024 e per una riduzione dell’Irap al pari delle imprese, nonché prevedere altri interventi per semplificare adempimenti vari e per facilitare l’ingresso nel Registro unico, specie per gli enti più piccoli”. “Con questi sforzi – conclude Tassinari – il nostro Paese può contribuire a rendere in tutta Europa la prospettiva del piano per l’economia sociale che è foriera di uno sviluppo sostenibile perché costruito sul prendersi cura delle persone e della loro partecipazione attiva, dell’ambiente sociale e naturale, del patrimonio culturale, e non sul consumismo e sulla distruzione del pianeta”.