“Ogni famiglia, cellula essenziale della società, va valorizzata, perché l’avvenire dell’umanità passa attraverso la famiglia”. Lo ha ribadito il Papa, nel suo primo discorso in Québec, pronunciato ieri durante l’incontro con le autorità civili, i rappresentanti delle popolazioni indigene e il Corpo diplomatico. La famiglia, secondo Francesco, è minacciata oggi da molti fattori come “violenza domestica, frenesia lavorativa, mentalità individualistica, carrierismi sfrenati, disoccupazione, solitudine dei giovani, abbandono degli anziani e degli infermi”. “Le popolazioni indigene hanno tanto da insegnarci sulla custodia e la tutela della famiglia, dove già da bambini si impara a riconoscere che cosa è giusto e che cosa sbagliato, a dire la verità, a condividere, a correggere i torti, a ricominciare, a rincuorarsi, a riconciliarsi”, l’omaggio del Papa: “Il male sofferto dai popoli indigeni ci serva oggi da monito, affinché la cura e i diritti della famiglia non vengano messi da parte in nome di eventuali esigenze produttive e interessi individuali”.