Diocesi: Venezia, mons. Moraglia in Kenya, a Ol Moran, per il 25° anniversario della parrocchia sostenuta dal Patriarcato

(Foto: Gente Veneta)

“In queste terre di missione e anche di povertà, la fede sa introdursi partendo dall’umano. Vedo in questa Chiesa una pianta che germoglia in primavera, l’età media è giovane e questo ci interpella fino in fondo per chiederci se, forse, la vera periferia della fede e del mondo non stia diventando il nostro Occidente secolarizzato e questi popoli in realtà abbiano la ricchezza necessaria perché una fede sia tale, cioè la fede nel Signore Gesù”. Il patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, è stato in visita nei giorni scorsi in Kenya, a Ol Moran, dove sorge la parrocchia di San Marco Evangelista, guidata dal sacerdote veneziano don Giacomo Basso. Per l’occasione, il settimanale della diocesano “Gente Veneta” ha intervistato il Patriarca che sarà pubblicata nel numero in uscita domani nelle due pagine di approfondimento.
La visita del Patriarca ha coinciso con le celebrazioni per il 25° della nascita della parrocchia, sostenuta dalla diocesi di Venezia.
Come racconta “Gente Veneta”, in questi anni sono state numerose le strutture realizzate con il sostegno del Patriarcato, finalizzate soprattutto all’educazione dei bambini e dei ragazzi. A cominciare dalla scuola primaria parrocchiale “Tumaini”, che vuol dire “Speranza”: “È l’attività in cui stiamo investendo di più: il convitto, con i due dormitori, femminile e maschile, e la sala polifunzionale”, spiega don Basso. A questa struttura si sono affiancati la nuova chiesa parrocchiale, il centro “Il Magnificat” per bambini disabili e denutriti, il dispensario medico, il centro pastorale, il convitto per studenti della scuola superiore. “È commovente – ha commentato il patriarca – vedere i ragazzi che comprendono il momento formativo come proposta che nasce dalla vita della comunità cristiana. Si vuole dare ai ragazzi un futuro in cui possano essere cittadini liberi, consapevoli e ben formati, ma anche credenti”.
La parrocchia di Ol Moran, nella diocesi di Nyahururu, è molto vasta e comprende una ventina di comunità, che fanno riferimento ciascuna a una cappella, quasi tutte guidate da laici. “Vorrei – ha sottolineato mons. Moraglia nell’intervista – che il Patriarcato di Venezia maturasse nella consapevolezza che abbiamo qualcosa da imparare da queste comunità che, pur essendo carenti di strutture, hanno una fede forte. Sono stato colpito dai discorsi dei credenti laici, in particolare dai leader delle comunità e dai membri del consiglio pastorale, che hanno chiesto di pensare alla parte settentrionale della parrocchia”.

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