Primo risultati a Panama per il dialogo nazionale, rispetto al quale la Chiesa cattolica ha il ruolo di facilitatrice. L’équipe che coordina il dialogo, al quale partecipano il Governo e vari movimenti sociali, come l’Alleanza del popolo unito per la vita, l’Alleanza nazionale per i diritti dei popoli organizzati, e altri, si è ritrovata nel centro Cristo Sembrador della diocesi di Penonomé, raggiungendo un primo accordo, riguardante il congelamento dei prezzi per quella che è considerata la spesa base di ogni famiglia.
Il coordinatore dell’équipe di facilitazione, Francisco Blanco, rettore dell’Università Santa María la Antigua, ha ringraziato per la fiducia che ciascuna delle parti, in questo tavolo unico di dialogo per Panama, ripone nella Chiesa cattolica. “L’ascolto e il dialogo sono esperienze arricchenti e portatrici di speranza, fanno spazio a un incontro tra fratelli, pur venendo da un momento di tensione nazionale”, ha affermato mons. José Domingo Ulloa Mendieta, arcivescovo di Panama, che guida l’équipe di facilitazione.
Da parte sua, il card. José Luis Lacunza Maestrojuán, vescovo di David, ha ringraziato per “l’impegno di ciascuno di coloro che a questo tavolo rappresenta i movimenti sociali, organizzati e spontanei, e il Governo nazionale. Hanno messo Panama al centro”, ha sottolineato. Il presidente della Conferenza episcopale panamense, mons. Rafael Valdivieso Miranda, ha riflettuto sull’aver saputo “ascoltare l’altro”, perché è questo che permette di costruire un Paese “dove è urgente che si realizzino la giustizia sociale e il bene comune”.