Colombia: mons. Barreto (Soacha), “ci dicono che siamo di sinistra, ma mettiamo in pratica la dottrina sociale”

(Foto: Cec)

“Ci dicono che siamo di sinistra e che siamo ideologizzati, quando invece mettiamo in pratica la dottrina sociale della Chiesa. La forza delle armi non è la soluzione”. Lo ha detto ieri mons. Juan Carlos Barreto, vescovo di Soacha e presidente della Commissione per la Pastorale sociale della Conferenza episcopale colombiana, ieri a Bogotá, al seminario internazionale sul disarmo promosso nell’Università Santo Tomás da vari soggetti, tra cui il Celam. Mons. Barreto si è detto a favore di una soluzione negoziata e sociale del conflitto armato in Colombia, denunciando il rapporto tra interessi economici nel mercato delle armi e l’opposizione alla pace in Colombia.
“È bello – ha aggiunto – camminare insieme a Papa Francesco, che ci incoraggia con la risposta evangelizzatrice della resistenza civica non violenta nei territori dove denunciamo la nostra contrarietà verso alleanze con paramilitari e gruppi illegali. Il principale responsabile è lo Stato, assente ed escluso, in zone come il Chocó (dove mons. Barreto è stato vescovo, fino a qualche settimana fa, ndr), il Catatumbo, Soacha, dove a volte l’esercito si allea con gruppi armati illegali. Chiediamo un’altra forma di rapporto tra lo Stato e i popoli”.
Mons. Barreto, conversando con il Sir, ha confermato il difficile confronto, nei mesi scorsi, con il ministro dell’Interno Palacios, durante il quale “il Governo uscente si è negato al dialogo. Ho parlato per mezz’ora con il ministro dell’Interno Palacios a Quibdó. Non si è mai scusato davanti ai vescovi, ha detto di aver frainteso i dati che aveva la Chiesa cattolica. Gli ho detto che non eravamo nemici sistematici del Governo, ma critici. Il ministro mi ha detto che ci avrebbe incontrato per parlare più in dettaglio. Non abbiamo mai avuto un altro incontro. Cosa penso del presidente eletto? Ci sono aspettative di cambiamento perché il presidente Petro dice le stesse cose sulla società civile impegnata per la pace”.
Tra gli ospiti dell’incontro, Martha Ines Romero, coordinatrice regionale per l’America Latina di Pax Christi International (sede di Bruxelles): “Papa Francesco – ha detto – è stato l’ispirazione per costruire dalla Chiesa dell’America Latina, dalla Chiesa del popolo di Dio, una giusta proposta di pace che parta dalla dignità delle persone e dalla dignità del creato”. Tra i relatori anche Pablo Ruiz di SoaWatch, cileno, che ha subito la tortura e l’esilio di Pinochet: “Non solo non si devono usare armi, ma anche cambiare la dottrina del nemico interno, che viene insegnata dalla vecchia Scuola delle Americhe degli Stati Uniti”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia