Domani, mercoledì 27 luglio, la parrocchia di Fanano, nella diocesi di Modena-Nonantola, celebrerà solennemente il ritorno di un dipinto che si riteneva perduto da quasi cinquant’anni e che, invece, è stato recentemente recuperato.
Si tratta di una tela del Settecento, raffigurante la Madonna con Gesù Bambino e i santi Giuseppe, Antonio di Padova e Francesco di Paola: nel 1970 risultava presente nell’Oratorio di San Francesco a Fanano e venne catalogata dalla Soprintendenza, ma poco dopo se ne persero le tracce, in quanto l’edificio era caduto in stato di abbandono. A fine anni ’90 l’oratorio fu restaurato, ma il dipinto nel frattempo era sparito. “Soltanto pochi mesi fa, una telefonata arrivata all’Ufficio diocesano beni culturali da parte del nucleo dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Bologna annunciava il ritrovamento di un dipinto che con tutta probabilità corrispondeva a quello scomparso da Fanano”, si legge in una nota della diocesi. Dopo le opportune verifiche, anche grazie alle schede di catalogo della Soprintendenza e ad un saggio scritto nel 2008 da Alfonso Garuti sulla rivista “Fanano tra storia e poesia”, si è potuto confermare che l’opera recuperata dai Carabinieri era quella un tempo esposta nell’oratorio di San Francesco ed appartenente alla parrocchia di San Silvestro di Fanano.
La tela, che nella scheda del 1970 risultava in cattive condizioni conservative, appare oggi in ottimo stato, essendo stata restaurata proprio da chi l’ha indebitamente tenuta in questi anni, e mostra chiaramente un livello qualitativo piuttosto alto: i colori vivaci e la pennellata estremamente mossa con effetti di cangiantismo richiamano lo stile inconfondibile del pittore – e sacerdote – modenese Pietro Pisa (1691-1774), alquanto attivo nella produzione di immagini sacre per le chiese del territorio.
L’appuntamento è per mercoledì 27 luglio, alle ore 11, presso la chiesa parrocchiale di San Silvestro a Fanano: alla presenza dell’arcivescovo Erio Castellucci, il tenente colonnello Giuseppe De Gori, comandante del nucleo Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Bologna, riconsegnerà ufficialmente il dipinto al parroco di Fanano, don Michele Felice, e idealmente a tutta la comunità parrocchiale che – dopo cinquant’anni – potrà ammirare la tela e appropriarsi nuovamente di un prezioso tassello del proprio patrimonio.
Nell’occasione, lo storico dell’arte Angelo Mazza, già funzionario della Soprintendenza di Modena ed oggi curatore delle Raccolte d’arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, terrà una breve conferenza in cui illustrerà le caratteristiche del dipinto e traccerà un breve profilo del suo autore.