90 anni della fondazione della Mostra e 10 anni di Biennale College Cinema. Due anniversari sottolineati in apertura della conferenza stampa della 79ª Mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia, al Lido dal 31 agosto al 10 settembre. Il presidente della Biennale, Roberto Cicutto, ha ribadito il lavoro nel segno della storia, della tradizione e del futuro, con un’attenzione alla riduzione delle emissioni. Un evento che si fa sempre più green. Il direttore artistico, Alberto Barbera, ha rimarcato come notoriamente i Festival siano delle finestre sul mondo, dalle quali non si vorrebbero però vedere scenari di guerra, come quella in Ucraina, oppure gli arresti in Iran dei tre cineasti Jafar Panahi, Mohammad Rasoulof e Mostafa Aleahmad, o la condanna in Turchia della giovane produttrice Çiğdem Mater e di altri sei colleghi.
Tra i titoli “Fuori Concorso”: “The Hanging Sun” di Francesco Carrozzini, film di chiusura di Venezia79, con Alessandro Borghi, dal romanzo di Jo Nesbø; “Siccità” di Paolo Virzì, con Claudia Pandolfi, Silvio Orlando e Monica Bellucci. Sarà presentato poi al Lido “Master Gardener” di Paul Schrader, che riceverà il Leone d’oro alla carriera. Ancora, “Call of God” di Kim Ki-duk, opera che esce postuma dopo la morte del regista nel 2020 per Covid.
Sarà alla Mostra l’attesissimo “Don’t Worry Darling” di e con Olivia Wilde con protagonista il cantante-attore Harry Styles e Florence Pugh; “When the Waves are Gone” di Lav Diaz (già Leone d’oro nel 2016 per “The Woman Who Left”); “Dead for a Dollar” di Walter Hill con Christoph Waltz e Willem Dafoe; “Dreamin’ Wild” di Bill Pohlad con Casey Affleck.
Due le serie Tv: “Riget Exodus” di Lars von Trier e “Copenhagen Cowboy” di Nicolas Winding Refn. Tra i doc: “In viaggio” di Gianfranco Rosi, sui viaggi di Papa Francesco; “Gli ultimi giorni dell’umanità” di Enrico Ghezzi e Alessandro Gagliardo; “Nuclear” di Oliver Stone; “Freedom on Fire” di Evgeny Afineevsky sulla guerra in Ucraina.
Sezione “Orizzonti”, con 18 titoli in competizione. L’apertura è con “Princess” dell’italiano Roberto De Paolis. Tra gli altri: “Ti mangio il cuore” di Pippo Mezzapesa con la cantante Elodie e Francesco Di Leva; “En los Margenes” di Juan Diego Botto con Penélope Cruz; “Vera” di Tizza Covi e Rainer Frimmel, ritratto della figlia di Giuliano Gemma; “Innocence” di Guy Davidi; “Pour la France” di Rachid Hami; e “La Syndicaliste” di Jean-Paul Salomé con Isabelle Huppert. In “Orizzonti Extra”, ci sono “Amanda” di Carolina Cavalli, con Benedetta Porcaroli e Giovanna Mezzogiorno, e “Notte fantasma” di Fulvio Risuleo con Edoardo Pesce. Torna infine “Venezia Classici – Documentari”; tra i titoli attesi “Franco Zeffirelli. Conformista ribelle” di Anselma dell’Olio e “Sergio Leone. L’italiano che inventò l’America” di Francesco Zippel.