“Rispettare i piccoli e i minori e tutelarli dalle violenze, dai maltrattamenti, dalle trascuratezze affettive e educative, dagli abusi sessuali, dalla violenza assistita in casa e in ogni altro luogo, è un dovere che nasce dal rispetto per la vita altrui e dal diritto di ciascuno, anche se piccolo o fragile, di essere salvaguardato nella sua integrità fisica, sessuale, affettiva e spirituale”. Lo ha affermato l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, mons. Lorenzo Ghizzoni, in occasione della festa patronale di sant’Apollinare. “È un cambio culturale che ci è chiesto, perché tutti gli ambienti, le attività e soprattutto le persone che sono in mezzo ai ragazzi e ai minori, siano scelti e formati al rispetto della loro dignità. E siano vigilanti sui ragazzi e su quelli che li avvicinano”, ha ammonito l’arcivescovo. “Noi – ha proseguito – responsabili della comunità cristiana e della comunità civile, educatori e genitori, religiosi e laici, dobbiamo essere alleati per creare un clima di cura e attenzione che permetta la prevenzione, per evitare che accadano abusi. Episodi drammatici che lasciano tracce mortali o sofferenze inguaribili nella psiche e nell’anima degli adolescenti e degli adulti vulnerabili”. “Già sono in atto misure da parte della nostra Chiesa diocesana con il Servizio di tutela e il Centro di ascolto per i minori”, ha spiegato mons. Ghizzoni, sottolineando che “abbiamo iniziato una collaborazione anche con strutture e associazioni laiche della nostra città. È un cammino che deve assolutamente crescere. Anche qui si può e si deve vincere una lotta per la vita e per la sua dignità”.