“La sua vita è stata benedizione nella pratica mite della carità, nello stile semplice della fraternità con le persone ferite, sole, povere, nell’intelligente ricerca della verità sulle vie tortuose, affascinanti, talora interrotte e rassegnate della sapienza umana e nella sequela docile della rivelazione inerme di Colui che è Via, Verità e Vita”. Così l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, nel messaggio letto stamani durante i funerali della Piccola Sorella del Vangelo uccisa ad Haiti lo scorso 25 giugno. Missionaria nell’isola caraibica da 20 anni, dedita in particolare alla cura dei più piccoli, suor Luisa è stata uccisa nel corso di un’aggressione armata nelle strade della capitale Port-au-Prince due giorni prima di compiere 65 anni. “La sua morte è stata benedizione – continua mons. Delpini -: nell’imitazione del Giusto ingiustamente ucciso, dobbiamo credere che ha seminato negli assassini una parola di perdono, un invito a conversione, una testimonianza perché l’umanità non sia indotta a disperare di se stessa, constatando l’incomprensibile spettacolo della cattiveria ingiustificata, della violenza irragionevole”. Infine, l’arcivescovo ha segnalato come “in questo lungo tempo di attesa suor Luisa ha potuto irradiare il suo sorriso oltre ogni limite di spazio e di tempo, ha attratto l’attenzione di molti a riconoscere come sia nascosto e tenace il seme del Vangelo piantato in ogni deserto e desolazione”.