Numero uno nello sport, numero uno nella vita. Si può riassumere così il profilo di Giovanni Galli, portiere di Milan, Fiorentina, Napoli, Torino, salito sul tetto del mondo per ben due volte, con il Milan e con la Nazionale dei mondiali ‘82. A Sulla Via di Damasco (di Vito Sidoti), domani, domenica 24 luglio, su Rai Tre, alle 8.35, la vicenda umana e spirituale di un grande sportivo, campione anche fuori dai pali, che ha accettato di raccontarsi dalla Fraternità di Romena, in Toscana, nel verde del Casentino (AR), luogo di spiritualità dove Galli ha ritrovato le ragioni per vivere, dopo il dolore più grande: la perdita del figlio Niccolò.
Eva Crosetta raccoglierà alcune sue confidenze più intime, ponendo l’accento sulla partita più difficile della sua vita, vinta grazie alla fede e all’amore per la famiglia. Sarà un faccia a faccia senza filtri, per arrivare a spiegare la scelta di aiutare concretamente tante persone in difficoltà. E di farlo pensando a Niccolò, con una Fondazione a lui intitolata. Un racconto che ha molto da insegnare a chi, come Galli, si ritrova solo fra i pali, incatenato al dolore che blocca il proprio destino. All’interno anche la voce di don Luigi Verdi, (fondatore della Fraternità di Romena) un importante sostegno per Galli, diventato un amico e una spalla: il loro incontro ha contribuito a trasformare quella tragedia in fiducia e coraggio. “Per essere un bravo cristiano ed un bravo calciatore – ha detto Galli – ci vuole talento; in tutti e due i casi, quel talento deve essere, comunque, sviluppato”.