Rinnovata la convenzione tra la Banca di credito cooperativo (Bcc) di Bari e la Fondazione S. Nicola e Santi Medici di Bari per favorire l’accesso al credito delle persone sovrindebitate e a rischio usura, che la crisi pandemica e bellica stanno mettendo ulteriormente in difficoltà.
“In questo particolare momento storico, sono tante le famiglie definite ‘non bancabili’ che potrebbero finire nelle maglie del credito illegale, con questa convenzione la Banca di Credito Cooperativo, con la collaborazione della Fondazione Antiusura, si impegna ad assumere il suo ruolo sociale di inclusione finanziaria di famiglie in difficoltà. È importante che il comparto bancario si riappropri della funzione della banca di comunità, indispensabile per sostenere crescita e sviluppo economico, insieme a inclusione sociale nei territori in cui opera”, si legge in una nota della Fondazione antiusura di Bari.
“La convenzione rinnova una collaborazione, che rappresenta una importante leva di prevenzione e contrasto all’usura, che potrebbe aiutare le tante persone in difficoltà finanziaria a rientrare nei circuiti di economia legale, restituendo loro dignità civica e sociale”, prosegue la nota.
I centri di ascolto delle Fondazioni antiusura sul territorio hanno consentito, segnalando alle banche casi di famiglie “perbene” in difficoltà, di “superare il momento contingente di difficoltà economica, non solo per la possibilità di accedere al credito, ma aiutandole a gestire in modo consapevole il proprio bilancio familiare”.
Con la convenzione sottoscritta, conclude la nota, “si conferma dunque l’impegno della Banca di credito cooperativo di Bari e della Fondazione antiusura S. Nicola e Santi Medici di Bari, attive sul territorio pugliese, con interventi rivolti al sostegno finanziario delle fasce più deboli della popolazione”.