Sicurezza: Viminale, nel primo semestre 2022 diminuiti del 18,7% gli atti intimidatori contro gli amministratori locali. Quasi il 38% dei casi via social

Dal 1° gennaio di quest’anno, gli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali ha registrato un decremento rispetto all’anno precedente. In particolare, a livello nazionale gli eventi hanno fatto segnare un calo del 18,7%, con 300 episodi di intimidazione denunciati rispetto ai 369 dello stesso periodo del 2021. È quanto è emerso nella riunione dell’Osservatorio nazionale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali presieduta quest’oggi al Viminale dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Presenti, oltre al sottosegretario Ivan Scalfarotto, i vertici dell’Amministrazione dell’Interno che fanno parte dell’Osservatorio, il prefetto di Cagliari, i sindaci di Casal di Principe e di Siderno, i rappresentanti dell’Anci, dell’Upi, dei ministeri della Giustizia e dell’Istruzione e dell’associazione “Avviso pubblico”.
“Ho voluto confermare questo appuntamento programmato da tempo – ha detto il ministro dell’Interno – perché l’attività fin qui svolta dall’Osservatorio è la testimonianza concreta dell’attenzione costante e della vicinanza delle istituzioni agli amministratori locali che si trovano in prima linea a fianco dei cittadini e spesso operano in realtà territoriali e sociali molto complesse”.
La Regione con maggior numero di intimidazioni denunciate è la Lombardia, seguita da Campania e Calabria. La Provincia maggiormente interessata dal fenomeno è quella di Napoli, seguita da Crotone e Torino. Rispetto al primo semestre del 2021, le minacce veicolate attraverso i social network sono in diminuzione del 37,8%.

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