La Commissione europea ha proposto oggi una “deroga temporanea di breve durata alle norme sulla rotazione delle colture e sul mantenimento di elementi non produttivi sui terreni coltivabili” in modo da massimizzare la capacità produttiva dell’Ue di cereali destinati ai prodotti alimentari. In questo modo 1,5 milioni di ettari di terreno, che secondo le norme Bcaa (Buone condizioni agronomiche e ambientali) in vigore, dovrebbero stare a riposo per preservare la qualità del suolo, per verrebbero resi disponibili per la produzione. La deroga, che dovrà essere approvata dagli Stati membri, resterà in vigore solo per il 2023. Servirà ad “affrontare le preoccupazioni di sicurezza alimentare globale”: “Ogni tonnellata di cereali prodotta nell’Ue contribuirà ad aumentare la sicurezza alimentare a livello mondiale”, spiega la nota da Bruxelles. Sottolinea la Commissione che, “sebbene siamo in una situazione straordinaria”, dobbiamo “continuare la transizione verso un settore agricolo resiliente e sostenibile, in linea con le strategie Farm to Fork e Biodiversity e con la legge sul ripristino della natura”.