“Lo stato di degrado della nostra casa comune merita la stessa attenzione di altre sfide globali quali le gravi crisi sanitarie e i conflitti bellici”. Ne è convinto il Papa, che nel messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato spiega come la “conversione ecologica”, al centro della Laudato si’, implica “un nuovo rapporto con Dio” e “un rapporto diverso con gli altri e con il creato”. “Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana”, l’appello di Francesco: “Come persone di fede, ci sentiamo ulteriormente responsabili di agire, nei comportamenti quotidiani, in consonanza con tale esigenza di conversione”. Ma la conversione ecologica non è solo individuale: “La conversione ecologica che si richiede per creare un dinamismo di cambiamento duraturo è anche una conversione comunitaria”. Di qui la necessità dell’impegno della “comunità delle nazioni” sulla questione ambientale.