Ucraina: Aibi, attivata in Moldova l’Help Line dedicata al sostegno psicologico di donne, famiglie e bambini profughi

(Foto: Aibi)

Nel corso dei suoi interventi in Moldova nell’ambito del progetto #Bambinixlapace, lo staff di Aibi-Amici dei Bambini ha avuto modo di intercettare moltissime richieste di aiuto da parte di donne, mamme e mogli, angosciate per la situazione venutasi a creare con lo scoppio della guerra e spaventate per il futuro dei figli minori, scappati insieme a loro, quanto per quello dei mariti, dei compagni o dei figli maggiori rimasti in patria a combattere. Da qui è nata l’idea di una linea telefonica di supporto psicologico, allestita grazie al supporto di Oxfam e al sostegno finanziario del Regno Unito e del popolo britannico.
Nelle scorse settimane sono stati portati avanti i vari preparativi, con l’acquisto del materiale, l’affitto dell’ufficio, l’allacciamento delle linee telefoniche, oltre che con il corso di formazione per gli operatori del servizio.
Quindi, il 16 luglio la Help Line è stata ufficialmente inaugurata e ha avviato il suo servizio gestito da una equipe di tre psicologi dell’Associazione Amici dei Bambini, da lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19.
Oltre alla linea telefonica, che risponde al numero verde 0800.10.804, il servizio è accessibile anche online attraverso la pagina Facebook appositamente predisposta e una chat raggiungibile al seguente link.
“La Help Line – spiega l’Aibi – è dedicata alla consulenza psicologica nei confronti delle donne e dei bambini profughi che si trovano sul territorio moldavo. L’intervento è stato pensato come una risposta umanitaria che vada oltre gli interventi, comunque fondamentali, di prima emergenza, di assistenza e fornitura dei beni di prima necessità, nella consapevolezza che per chi scappa dal proprio Paese, a maggior ragione se in seguito a un conflitto, oltre al supporto ‘materiale’ è necessario un sostegno psicologico che aiuti a sopportare e superare i traumi, meno visibili ma non meno drammatici, che la guerra provoca nelle persone: dallo stress per far fronte alla perdita delle proprie case e dei mezzi economici, fino ai lutti per amici e familiari persi”.
La Help Line “fornirà un servizio di prima assistenza e di sostegno, indicando, per i casi che avranno bisogno di un intervento più specifico, dei riferimenti mirati ad altre realtà che operano nel Paese che potranno seguire i diversi casi più da vicino e con maggiore continuità attraverso i loro specialisti”.
L’Associazione precisa: “Oltre ai profughi, la linea telefonica mira a fornire consulenza psicologica anche a tutte le donne e le ragazze vittime di abusi e di violenza domestica. Un’altra emergenza silenziosa che potrà trovare nella Help Line una sponda sempre disponibile, totalmente gratuita, che garantisce l’anonimato a chi si rivolge e il totale rispetto della privacy”. Info: www.aibi.it.

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