Londra: un’ondata di calore estremo mette a dura prova gli abitanti e le infrastrutture

(Foto ANSA/SIR)

La città dei 25 gradi di massima d’estate e della pioggia che colpisce di sorpresa all’uscita di una stazione della metropolitana, in questi giorni di luglio sta soffrendo gli effetti del cambiamento climatico. L’ondata di calore estremo, che ha raggiunto i 40 gradi, ha colpito la popolazione nella sua quotidianità, nelle scuole ancora aperte, nei tragitti a bordo di bus o treni, nelle case sprovviste di condizionatori – finora ritenuti superflui -, e in strada.
L’allarme rosso lanciato da previsioni meteo e istituzioni ha scosso non poco la popolazione, impreparata a dover affrontare una situazione vissuta solo nei periodi di vacanza nei paesi più caldi. L’acquisto più effettuato in questi giorni è stato il ventilatore, andato a ruba ovunque.
Da molti giorni l’ombrello viene utilizzato come parasole e i prati dei parchi pubblici hanno perso il loro verde intenso, assomigliando sempre di più alle distese gialle delle ville romane. E nel traffico cittadino risuonano sempre più frequenti le sirene dei Vigili del fuoco. “Evitate di mettervi in viaggio se non strettamente necessario”: questo l’appello lanciato dagli operatori ferroviari per l’inizio di questa settimana, aggiungendo anche l’invito a portare con sé sempre acqua in abbondanza e crema solare. Sono state anche imposte limitazioni di velocità ai convogli ferroviari per via del cosiddetto effetto buckling: il disallineamento dei binari dovuto alle alte temperature e all’attrito causato dal passaggio dei treni.

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