“San Paolo diceva che dobbiamo rendere lode a Dio con le parole, con le opere e con il canto”. Sono le parole del card. Gianfranco Ravasi, presidente della Pontificia commissione di archeologia sacra, durante l’inaugurazione della mostra “Friendly Taiwan meets Fratelli tutti” che si è tenuta ieri presso l’Ambasciata della Repubblica di Cina (Taiwan). “La verità viene espressa nei contenuti della Fratelli tutti, che ci spinge anche al bene, però che, al tempo stesso, viene espressa attraverso le opere degli artisti taiwanesi”, ha aggiunto il cardinale dando il via alla mostra con una preghiera. Ispirata alla “cultura dell’incontro” invocata da Francesco, la mostra comprende 18 opere di calligrafia religiosa e 12 dipinti a inchiostro calligrafico creati da due noti calligrafi taiwanesi americani, Maw Chyuan Wang e Karen Shee. Tra gli ospiti era presente una delegazione di autorità di Taiwan e della Santa Sede, oltre a membri del corpo diplomatico e delle congregazioni religiose.
Le 30 opere presentano passaggi della Bibbia e delle encicliche papali “Fratelli tutti” e “Laudato si’”, insieme ad altre frasi ispiratrici che mettono in luce l’impegno di Taiwan e gli sforzi congiunti con la Santa Sede per promuovere i diritti umani, il benessere globale, la democrazia, la libertà e la cura del Creato. Perché “ciò che avvicina Taiwan alla Santa Sede non è solo la forma delle espressioni artistiche, ma anche i valori di democrazia, libertà e diritti umani condivisi da entrambe le parti”, ha ricordato l’ambasciatore Matthew S.M. Lee. La mostra “Friendly Taiwan incontra Fratelli Tutti” vuole celebrare l’80° anniversario delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica di Cina (Taiwan) e la Santa Sede, coniugando le Sacre Scritture del Cattolicesimo con la bellezza della calligrafia taiwanese, allo scopo di regalare al pubblico un’esperienza originale e innovativa.