“Il persistere della guerra continua a mettere sempre più a rischio la vita dei bambini ucraini, intrappolati e sfollati nel Paese, o rifugiati in quelli di arrivo”: lo dichiara Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef in Italia. “Oltre 15,4 milioni di persone sono in fuga, in maggioranza madri e bambini, considerando oltre 6,3 milioni di sfollati in Ucraina e 9,1 milioni di rifugiati nei Paesi limitrofi – prosegue -. Sono inoltre più di 3 milioni i minori in Ucraina e 2,25 milioni i minori rifugiati nei Paesi d’arrivo che hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria”. Iacomini ricorda che sono “almeno 11.544 le vittime civili, tra cui 5.024 persone uccise e 6.520 ferite, tra cui quasi 1000 minori: 343 i bambini uccisi e 533 feriti ad oggi, con il numero reale verosimilmente molto più alto, data l’entità delle vittime civili nelle aree accessibili e gli intensi combattimenti in corso. Intensi i combattimenti nell’est del Paese con le altre regioni oggetto di attacchi missilistici, incluso su impianti civili, ferroviari. Infrastrutture civili decimate dagli attacchi, inclusi ospedali, maternità, pediatrie, scuole e orfanotrofi, case e rifugi: 1,4 milioni le persone senza acqua e 4,6 milioni con accesso limitato, danneggiata o distrutta 1 su scuola su 6 nell’est del paese. Almeno 387 gli attacchi a strutture e staff medico, gravi i rischi per epidemie di morbillo, colera, polio e altre malattie infettive”. “L’impatto della guerra – conclude – rischia ogni giorno di più di causare una crisi nutrizionale e alimentare di portata globale, e ha innescato in Europa la crisi dei rifugiati in più rapida crescita dalla Seconda guerra mondiale”.