“Helpcode si è subito adoperata per portare la propria esperienza e il proprio contributo alla crisi in Ucraina. Oltre all’Italia, dove stiamo promuovendo percorsi di accoglienza e di integrazione per bambini e famiglie, siamo operativi anche nei Paesi direttamente toccati dal conflitto, dove oggi Helpcode segue un delicato progetto di supporto psicologico dedicato ai profughi ucraini in ingresso al confine slovacco ed ha un presidio a Kiev”. Lo spiega Matteo Cavalleroni, segretario generale di Helpcode. In Slovacchia Helpcode ha stretto una collaborazione con l’ong IPčko per sostenere un progetto di supporto psicologico rivolto ai rifugiati ucraini. L’obiettivo del progetto, finanziato da Care Us, è quello di offrire un primo aiuto psicologico professionale attraverso interventi di prima risposta e di supporto nella gestione dello stress post traumatico. Insieme agli esperti dell’IPčko Emergency Crisis Intervention Team, viene fornita un’assistenza psicosociale completa ai valichi di frontiera (Vyšné Nemecké, Ubľa, Veľké Slemence), ma anche nei centri di accoglienza più grandi (Michalovce e Košice), nei rifugi temporanei, nelle strutture statali e nelle varie parti del Paese dove questa non viene garantita.
Dall’inizio del conflitto, gli esperti dell’IPčko Emergency Crisis Intervention Team hanno fornito complessivamente 60.746 interventi di supporto psicosociale e di crisi ai rifugiati di guerra ucraini, 5.801 soltanto nel mese di giugno. I beneficiari sono prevalentemente donne, bambini, giovani e gruppi vulnerabili che, nelle strutture messe a disposizione, possono contare su uno spazio sicuro dove poter dare sfogo alle proprie emozioni, rafforzare i meccanismi di coping e dotarsi degli strumenti necessari per gestire il trauma derivante dal conflitto bellico. È stata inoltre fornita assistenza specialistica presso il Centro di intervento di Káčko Košice, così come nell’intera regione, dove il Team di IPčko ha effettuato 36 viaggi e 25 interventi di prima risposta. Un primo aiuto psicologico a distanza è stato garantito anche attraverso il numero verde della Crisis Helpline in lingua ucraina e mediante un servizio di consulenza via e-mail, grazie ai quali, nel mese di giugno, sono stati realizzati complessivamente 115 interventi.
Per supportare nel modo più efficace i più piccoli, gli psicologi di IPčko utilizzano un intervento mirato attraverso un orangotango di peluche da abbracciare, che li aiuta ad alleviare lo stress, l’ansia, la paura e gli incubi attraverso la relazione con il giocattolo. L’intervento viene fornito in presenza dei genitori, che ascoltano le strategie di coping messe in atto dal bambino in relazione al giocattolo e ricevono così informazioni chiare su ciò di cui il proprio figlio ha bisogno. Nel mese di giugno sono stati condotti 57 interventi di “Huggy Orangutan” con bambini ucraini ai valichi di frontiera, nei centri di accoglienza, a Káčko Košice e durante le uscite effettuate dal Crisis Intervention Team.