Ci sono più di 38 milioni di lavoratori in Europa che non possono permettersi una settimana di vacanza quest’estate. La Confederazione europea dei sindacati (Ces/Etuc), che ha pubblicato questi dati, in una nota afferma: “La crisi del costo della vita sta aumentando la pressione sui lavoratori, con sempre più persone che lottano per arrivare a fine mese e per cui le vacanze sono ancora più impensabili”. I dati mostrano come in 11 Paesi questa percentuale sia cresciuta rispetto al 2019, come anche sono aumentati i profitti delle aziende europee, “il che significa che dirigenti e azionisti hanno accumulato denaro a scapito dei lavoratori”. C’è una emergenza salariale in Europa che peggiorerà in relazione all’aumento dei prezzi. La percentuale più alta di lavoratori che non si possono permettere le ferie è in Romania (57%), seguita da Grecia (43,4%) e Lituania (41%). I numeri italiani, su una popolazione di 36,5 milioni di lavoratori: 8 milioni non andranno in vacanza, ma sono addirittura 5,2 milioni a rischio povertà. In termini assoluti è il numero più alto. In Spagna i lavoratori poveri sono 4,6 milioni e in Francia 4,1 milioni. Secondo il Ces, “le vacanze non dovrebbero essere un lusso”. E ribadisce: “Occorre aumentare gli stipendi”.