(Bruxelles) “L’aggressione militare non provocata e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina è stata accompagnata da un aumento significativo delle attività informatiche dannose, compreso un numero impressionante e preoccupante di hacker e gruppi di hacker che prendono di mira indiscriminatamente entità essenziali a livello globale”. La denuncia viene da Josep Borrell, Alto rappresentante a nome dell’Unione europea. “Questo aumento delle attività informatiche dannose, nel contesto della guerra contro l’Ucraina, crea rischi inaccettabili. A questo proposito, ricordiamo la ferma condanna dell’Ue e dei suoi Stati membri degli attacchi informatici contro l’Ucraina del 14 gennaio 2022 e l’attribuzione, il 10 maggio 2022, dell’attività cibernetica dannosa nei confronti della rete satellitare Ka-Sat alla Federazione Russa”.
Gli ultimi attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) contro diversi Stati membri e partner dell’Ue rivendicati da gruppi di hacker filorussi “sono un altro esempio del panorama di minacce informatiche accresciuto. Condanniamo fermamente questo comportamento inaccettabile nel cyberspazio ed esprimiamo solidarietà a tutti i Paesi che sono caduti vittime. Rimaniamo determinati ad affrontare e indagare su attività informatiche dannose che incidono sulla pace, la sicurezza e la stabilità internazionali, compresa la sicurezza dell’Unione europea e dei suoi Stati membri, le loro istituzioni democratiche, i cittadini, le imprese e la società civile”.
L’Unione europea ricorda “la necessità che tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite aderiscano al quadro delle Nazioni Unite sul comportamento responsabile degli Stati nel ciberspazio al fine di garantire la pace, la sicurezza e la stabilità internazionali. Invitiamo tutti gli Stati a rispettare i loro obblighi di due diligence e li esortiamo a intraprendere le azioni appropriate contro le attività informatiche dannose condotte dal loro territorio”.