“Sia lodato il Signore che mi ha accompagnato in modo percepibile lungo gli anni della mia vita”: con queste parole, scritte dal vescovo Ivo Fürer già nel 2000, nelle sue “riflessioni sul funerale”, il vescovo di San Gallo, mons. Markus Büchel, ha esordito nell’omelia per le esequie del vescovo emerito. Ordinario di San Gallo dal 1995 al 2006, Ivo Fürer è morto a 93 anni il 12 luglio scorso. “Due parole erano importanti per Ivo: lodare Dio e ringraziare. E queste parole voglio oggi, come suo successore, rivolgere a lui: ti diciamo grazie per tutto quello che hai fatto, persona profondamente umana, teologo e sacerdote aperto al mondo, vescovo attento”, ha detto mons. Büchel. “Il suo profondo legame con il Signore era visibile nel suo servizio generoso, nella sua gioia, nel suo sforzo di cercare la comprensione tra le persone e i popoli, tra le diverse culture e confessioni, a livello nazionale e europeo”, ha continuato il vescovo, ricordando le grandi doti umane e pastorali, il forte riferimento al Concilio vaticano II, l’impegno perché diventasse una realtà anche nella Chiesa in Svizzera.
Consacrato vescovo nel 1995, “ho imparato molto da lui come vicario generale”, ha ricordato mons. Büchel che da Fürer è stato a sua volta consacrato vescovo nel 2006. Concludendo l’omelia, il vescovo ha invitato alla stessa speranza nella risurrezione a cui il vescovo Ivo si era affidato per superare le sofferenze incontrate nella vita e in particolare, ha citato mons. Büchel, quelle legate alla morte del fratello più giovane Norbert, del card. Carlo Maria Martini, di cui Ivo Fürer era stato segretario nel contesto del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), e di recente di mons. Aldo Giordano, che era succeduto al vescovo Ivo nella segreteria del Ccee. Il vescovo Ivo è stato sepolto nella cripta di Sant’Otmar della cattedrale barocca.