“Domenica prossima, a Dio piacendo, partirò per il Canada”. Ad annunciarlo, come di consueto, direttamente ai 12mila fedeli presenti in piazza San Pietro per l’Angelus, è stato il Papa, che al termine della preghiera mariana di ieri si è rivolto “a tutti gli abitanti di quel Paese”: “Cari fratelli e sorelle del Canada, come sapete, verrò tra voi soprattutto nel nome di Gesù per incontrare e abbracciare le popolazioni indigene”. “Purtroppo, in Canada, molti cristiani, compresi alcuni membri di istituti religiosi, hanno contribuito alle politiche di assimilazione culturale che, in passato, hanno gravemente danneggiato, in diversi modi, le comunità native”, il “mea culpa” di Francesco: “Per questo, recentemente ho ricevuto in Vaticano alcuni gruppi, rappresentanti dei popoli indigeni, ai quali ho manifestato il mio dolore e la mia solidarietà per il male che hanno subito”. “E ora mi accingo a compiere un pellegrinaggio penitenziale, che spero, con la grazia di Dio, possa contribuire al cammino di guarigione e riconciliazione intrapreso già”, ha spiegato il Papa: “Vi ringrazio fin da ora per tutto il lavoro di preparazione e per l’accoglienza che mi riserverete. Grazie a tutti! E vi chiedo per favore di accompagnarmi con la preghiera”.