Fiumi in secca, campi allo stremo, caldo record. La siccità che sta colpendo l’Italia sta mettendo a dura prova il nostro sistema agroalimentare. Le piogge si sono dimezzate con un impatto devastante sulle produzioni nazionali favorito dal caldo record. “Secondo Tempo”, web magazine dell’Università Cattolica, con il contributo di docenti della Facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali del campus di Piacenza dell’Ateneo del Sacro Cuore ha analizzato l’impatto dell’insufficienza idrica nei vari ambiti della filiera e come si sta muovendo la ricerca scientifica per dare risposte alle criticità prodotte dalla grave insufficienza.
“Il compito che ci aspetta nei prossimi anni – spiega Marco Trevisan, preside della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica – è quello di elaborare misure di sostenibilità, per tutelare l’acqua nella sua totalità tramite una programmazione condivisa delle misure di prevenzione e salvaguardia, visti i tempi necessari per la formazione e il ricambio naturale delle acque. Infatti, l’acqua è una risorsa rinnovabile, ma limitata e non omogeneamente distribuita, inoltre solo il 2,5% dell’acqua complessivamente presente sul pianeta è acqua dolce e utile per la vita”.
“Il cambiamento climatico in atto – prosegue Trevisan – crea infine alcune situazioni, che se non verranno adeguatamente contraste, potranno creare pesanti ripercussioni sulla nostra vita e sulle attività agricole in particolare. L’aumento delle temperature, il cambiamento nella distribuzione delle piogge accompagnati alla cementificazione e al mancato ripristino della sostanza organica dei suoli stanno lentamente portando alla desertificazione di ampie aree, un tempo fertili e coltivate. Questo non è ancora appieno compreso ma deve essere uno degli obiettivi dei prossimi anni della ricerca nel settore agrario”.
Oltre all’intervento del preside Trevisan, il reportage contiene un approfondimento di Luigi Lucini, Edoardo Puglisi e Tommaso Frioni sui biostimolanti; di Vincenzo Tabaglio e Stefano Amaducci sul ruolo dei droni e dell’agricoltura di precisione; di Stefano Poni, Caterina Capri e Sergio Tombesi sulle ripercussioni dell’emergenza idrica in ambito agronomico con un focus su vigneti e olivi, mentre, in un’intervista, Sergio Marocco ha parlato del contributo della genetica. Antonio Gallo e Licia Colli hanno affrontato l’aspetto zootecnico spiegando le azioni intraprese per ridurre gli sprechi negli allevamenti. Infine, Paolo Sckokai ha analizzato il valore economico dell’acqua e le strategie per gestirne il prezzo per gli agricoltori.