“Dinanzi a ogni avversità, vi esortiamo a non lasciarvi prendere dallo scoraggiamento o a perdere la speranza, confortati dalla fede in Gesù Cristo, accogliamo con amore tutto ciò che riguarda la sua dolorosa passione… Rendiamo grazie a Dio per le preghiere, l’affetto e la solidarietà di tutti voi in questi tempi difficili, la vostra partecipazione ci unisce nella sofferenza che ci provoca l’incarcerazione dei padri Manuel Salvador Garcia e mons. Leonardo Urbina, con loro mettiamo tutto nelle mani del Signore”. Questa l’esortazione del Consiglio presbiterale della diocesi di Granada, riunito sotto la presidenza del vescovo mons. Jorge Solorzano Perez, rivolta a tutti i sacerdoti, i religiosi, le religiose, i laici impegnati e a tutti i fedeli cattolici. Nel messaggio del 14 luglio, pervenuto a Fides, si ricorda che “per tutti noi, membri della Chiesa, Gesù è il Maestro, e nei momenti di spossatezza e di fatica ci dice: ‘Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò…’ (Mt 11,28). Cari sacerdoti e fedeli, continuiamo a camminare insieme, vescovo, sacerdoti e fedeli, con speranza, senza scoraggiarci, realizzando la missione affidataci dal Signore. Questo è il momento di essere creativi per continuare ad annunciare il Vangelo con audacia”. Il Consiglio invita tutte le parrocchie a promuovere giornate di preghiera. Nelle messe di ogni giorno, sacerdoti e fedeli sono anche esortati a pregare perché i sacerdoti Manuel Salvador Garcia e mons. Leonardo Urbina siano forti nello spirito. Secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, padre Manuel Salvador García, parroco di Nandaime, è stato incarcerato con l’accusa di aver esposto le persone al pericolo e per la presunta aggressione a una donna. Il 13 luglio la polizia sandinista aveva arrestato mons. Leonardo Urbina, parroco del Perpetuo Soccorso di Boaco, in base ad una presunta accusa di abusi sessuali. All’inizio del mese il governo del Nicaragua aveva disposto l’annullamento della personalità giuridica di 101 Ong, tra cui l’associazione “Missionarie della Carità”. Il parlamento aveva ratificato la decisione e le suore di Madre Teresa di Calcutta hanno dovuto lasciare il Paese, dove erano impegnate in diverse strutture per bambini, giovani e anziani. Il regime di Ortega ha adottato da tempo misure repressive contro la Chiesa del Nicaragua, ordinando tra l’altro la chiusura del canale televisivo della Conferenza episcopale. Il 6 marzo la Santa Sede ha ricevuto la comunicazione che il Governo del Nicaragua aveva deciso di ritirare il gradimento all’arcivescovo Waldemar Stanislaw Sommertag, Nunzio Apostolico a Managua dal 2018, imponendogli di lasciare immediatamente il Paese. Mons. Rolando Alvarez, Vescovo della diocesi di Matagalpa e Amministratore apostolico di Esteli, come anche padre Harvy Padilla, parroco di San Juan Bautista nella città di Masaya, “vivono in un clima di ansia per la loro sicurezza personale e l’impossibilità di esercitare il loro diritto a vivere e celebrare la loro fede in un ambiente di pace e libertà”.