“Esistono differenze qualitative o essenziali tra intelligenza artificiale e intelligenza umana? Potranno le macchine sostituire interamente l’essere umano?”: sono alcuni degli interrogativi che emergono dall’editoriale del numero 2 di “Munera”, rivista culturale, scritto da Laura Palazzani e Margherita Daverio, le quali “presentano in sintesi i contributi sul tema, a partire da diverse prospettive disciplinari. In particolare, secondo le prospettive di scienza, etica e diritto, in quest’ultimo caso facendo attenzione sia ai profili filosofico-giuridici sia a quelli giuridico-positivi”. Un comunicato della rivista illustra i contenuti del dossier: “il primo contributo ‘L’Intelligenza artificiale tra scienza, etica e diritto’ è quello del professore di Informatica Maurizio Naldi che riguarda alcuni aspetti tecnici della progettazione degli algoritmi, e il valore dell’equità (fairness) nelle decisioni ad alto impatto sociale che si avvalgono di tecniche di machine learning”. Marta Bertolaso, professore di Filosofia della scienza, e la ricercatrice di Filosofia del diritto Margherita Daverio “approfondiscono poi criticamente i profili della cosiddetta automated science, per arrivare a una riflessione profonda sul significato di ‘scienza’ in quanto atto umano”. La filosofa del diritto e vicepresidente vicario del Comitato nazionale per la bioetica Laura Palazzani “discute riguardo all’intelligenza artificiale la prospettiva tecno-centrica (che vede una superiorità dell’artificiale sul naturale) e la prospettiva umano-centrica (che mette a fuoco gli aspetti cruciali dell’umano nell’epoca dell’intelligenza artificiale), delineando infine i caratteri di un umanesimo tecnologico”. Seguono altri contributi firmati da Margherita Daverio, Mariacarmen Ranieri, Fabio Macioce, Iolanda Piccinini, Marco Isceri, Mario Midiri, Nicoletta Rangone, Andrea Giordano. Per ulteriori informazioni sulla rivista: www.muneraonline.eu.