“Storia di una sconfitta” è il titolo del libro di Francesca Perugi, pubblicato da Carocci Editore, sulla Chiesa che Carlo Maria Martini sognava per l’Europa. Negli anni tra il 1986 e il 1993, Martini fu presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee) e, insieme ai vescovi di alcune grandi città europee, tra cui il belga Godfried Danneels, il britannico Basil Hume e il tedesco Karl Lehmann, “provò a immaginare e delineare un futuro vitale per la Chiesa cattolica in un’Europa in grande fermento politico e culturale”.
Il libro, attraverso documenti inediti, illustra – come chiarisce l’editore – il dibattito “interno alla Chiesa cattolica europea su tre grandi temi: il dialogo ecumenico, il significato di ‘nuova evangelizzazione’ dell’Europa, l’attuazione della collegialità episcopale”. Martini e il cosiddetto “gruppo di San Gallo” (in Svizzera, dove ha sede il Ccee) elaborarono “un progetto di Chiesa in dialogo con la modernità, senza atteggiamenti di condanna, capace di proporre una fede vissuta da cattolici adulti in una società plurale. Tuttavia, quella del gruppo di San Gallo rimase una linea minoritaria”, secondo la tesi del libro, “che trovò crescenti opposizioni nella curia romana, fino a essere scartata come opzione per il futuro della Chiesa in Europa”.