Diocesi: mons. Moraglia (Venezia), “lavorare realmente per la pace e superare le visioni di parte”

Patriarca Moraglia, Festa del Redentore 2022 (Foto Patriarcato Venezia)

“Lavorare tutti insieme con fiducia per costruire una rete sociale capace di tenerci tutti insieme. In situazioni di emergenza bisogna mettersi in gioco tutti, al di là di visioni di parte e non darsi mai per vinti”. È l’appello lanciato dal Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, ieri sera all’inaugurazione del Ponte Votivo per la Festa del Santissimo Redentore. Nel suo discorso, pronunciato sul sagrato della basilica del Redentore, davanti alle autorità civili e militari, il patriarca ha ricordato il contesto caratterizzato “da difficoltà ed emergenze molteplici e crescenti che sembrano ‘autogenerarsi’ e ‘autoalimentarsi’ fra loro; su tutte le emergenze, spicca la tragedia della guerra. È necessario – ha ribadito – un richiamo forte ad una pace giusta nel rispetto del diritto delle persone e dei popoli; preghiamo affinché tutti inizino a lavorare realmente per questo bene primario dell’umanità, la pace”. Da Moraglia è giunto anche una esortazione “all’unità e alla coesione sociale. Ai credenti – ha detto – si chiede uno sguardo ricco di fede, capace di valutare l’attuale situazione con realismo, quindi, né facili ottimismi, ne facili pessimismi. Un realismo, quindi, che si lasci interpellare dai fatti che chiedono di superare le visioni di parte, talvolta ideologiche, così difficili a farsi da parte”. Per il Patriarca, in questo tempo “così difficile e del quale, sul piano umano, non si vede lo sbocco, devono guidarci parole come responsabilità, bene comune, fiducia, dignità della persona”. “La guerra, la crisi economica, la crisi energetica, l’inflazione – ha concluso Moraglia – possono portare – Dio non voglia – ad una povertà diffusa e ad una conseguente crisi sociale; più in generale, a livello planetario, ad una crisi alimentare che potrebbe destabilizzare interi continenti. Quindi la parola pace deve essere la strada obbligata da percorrere con fiducia e determinazione”. Domani, 17 luglio il Patriarca presiederà la Messa solenne per la festa del Redentore alle ore 19.

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