Combattere la frode nel settore dell’istruzione: questo l’obiettivo di una Raccomandazione adottata dal Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, al termine di quattro anni di attività condotte nell’ambito della piattaforma Etined su etica, integrità e trasparenza in materia di istruzione. Con “frode educativa” si fa riferimento a forme di plagio, a chi fornisce “documenti fraudolenti, quali le fabbriche di diplomi e lauree, di certificati di accreditamento e di visti e le banche di tesi e dissertazioni”, spiega una nota da Strasburgo. Quattro gli aspetti considerati: prevenzione, perseguimento e repressione dei reati, cooperazione internazionale e monitoraggio, e contiene alcune raccomandazioni di fondo rivolte agli Stati membri: promuovere un’istruzione di qualità, eliminando la frode educativa; proteggere gli allievi, gli studenti, i ricercatori e il personale di ogni livello del sistema educativo contro le organizzazioni e gli individui che vendono (e pubblicizzano) servizi fraudolenti; sostenere l’attuazione di misure di prevenzione e di protezione e una cultura delle pari opportunità a tutti i livelli e in ogni settore dell’uistruzione e della formazione e nei percorsi di transizione educativa; monitorare le evoluzioni tecnologiche che potrebbero favorire nuove forme di frode.