Il Papa visiti l’Ucraina “il prima possibile”. Lo dice S.B. Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, nel video messaggio quotidiano diffuso ieri nel 139° giorno di guerra. “Preghiamo affinché visiti l’Ucraina il prima possibile, per stare dalla parte del sofferente popolo ucraino”, dice l’arcivescovo maggiore di Kiev, parlando del Papa. “Perché Pietro è sempre laddove è Cristo, e Cristo è dove sono i sofferenti. Cristo è sempre dalla parte della vittima. Sia questa visita del Santo Padre in Ucraina la solenne dichiarazione che Cristo e il suo discepolo, successore di Pietro, stanno insieme al popolo ucraino e sono dalla parte di coloro che soffrono in Ucraina a causa della guerra”. Shevchuk ha centrato ieri il suo messaggio sul ministero degli apostoli Pietro e Paolo, celebrati ieri in Ucraina nelle liturgie ortodosse e greco-cattolica. “Oggi, in questo giorno – ha detto l’arcivescovo -, vogliamo pregare soprattutto per Pietro del nostro tempo, per Papa Francesco, successore dell’apostolo Pietro, perché gli stessi doni ricevuti da Pietro riceve ciascuno dei suoi successori per poter essere simbolo e costruttore dell’unità della Chiesa di Cristo, per chiamare tutti alla comunione nell’unico Corpo di Cristo. Vediamo che alcuni sono d’accordo con la voce di Papa Francesco, altri no, ma tutti lo ascoltano, tutti lo considerano”. Come sempre Shevchuk, nel suo messaggio, fa il punto quotidiano sulla situazione della guerra nel suo Paese. “Durante le ultime 24 ore – ha detto -, la nostra terra è stata di nuovo abbondantemente cosparsa di sangue. Sono in corso intensi combattimenti al confine tra le regioni di Luhansk e Donetsk. La notte scorsa, il nemico ha lanciato un massiccio attacco missilistico sulla nostra città di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, dove sono state distrutte due strutture sanitarie, inoltre sono stati distrutti degli edifici residenziali e al momento noi sappiamo quante persone sono rimaste coinvolte. Allo stesso modo, la nostra Kharkiv, anch’essa città martire, è stata attaccata di notte dai missili da crociera russi. Ma l’Ucraina resiste. L’Ucraina combatte. L’Ucraina prega e impara a vincere”. Riguardo l’ipotetica visita di Papa Francesco in Ucraina, nei giorni scorsi, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati, intervistato dal Tg1, aveva detto che “il Papa è molto convinto che se lui potesse fare una visita potrebbe avere anche dei risultati positivi”. Alla domanda se il viaggio a Kiev potrebbe avvenire di ritorno dal Canada, dove Francesco sarà nell’ultima settimana di luglio, l’arcivescovo ha risposto: “Sì, credo che ritornando dal Canada si comincerà a studiare veramente le possibilità”. E sull’eventualità che accada già in agosto, ha dichiarato: “Possibilmente, non lo escluderei, però molto dipende dai risultati del viaggio in Canada, vediamo come il Papa resisterà a questo viaggio che è anche molto impegnativo e poi vediamo”.