In un momento in cui i bisogni dei bambini in Siria non sono mai stati così grandi, Save the Children chiede al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di impegnarsi “a mantenere aperta a lungo termine quella che attualmente è l’unica via di accesso efficace per gli aiuti alla Siria nord-occidentale, dopo aver votato oggi per la riautorizzazione del valico solo per sei mesi”. La decisione di riautorizzare il valico di Bab al-Hawa solo per sei mesi limita di fatto, per l’organizzazione umanitaria, “la possibilità delle agenzie delle Nazioni Unite e delle organizzazioni umanitarie per raggiungere più di quattro milioni di persone nel nord-ovest della Siria – la maggior parte dei quali sono donne e bambini – la cui sopravvivenza dipende dagli aiuti”. “Un rinnovo di sei mesi è decisamente insufficiente e mette a rischio alcuni dei bambini più vulnerabili del mondo. Questo breve lasso di tempo comporterà notevoli difficoltà per la pianificazione dei programmi di distribuzione. Questa risoluzione scadrà durante il rigido inverno siriano, quando i bambini e le loro famiglie – la maggior parte dei quali vive nei campi profughi – sopportano temperature fredde inimmaginabili senza vestiti caldi, cibo o riscaldamento per proteggerli”, ha dichiarato Tamer Kirolos, Direttore della risposta umanitaria in Siria di Save the Children. “Il mondo sta assistendo alla peggiore carestia della storia e la Siria, che è in conflitto da 11 anni, non è da meno. Nel Nord-Ovest, la malnutrizione cronica è in aumento, così come il lavoro minorile e i matrimoni precoci. Gli aiuti attraverso il valico di Bab al-Hawa sono un’ancora di salvezza vitale per i bambini e le loro famiglie. Quando tra sei mesi il mandato di questa risoluzione scadrà, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dovrà adottare una risoluzione che rinnovi ed espanda il mandato transfrontaliero per 12 mesi. È in gioco la vita di milioni di bambini”, ha concluso.