“Abbiamo urgentemente bisogno di riformare l’Unione per renderla più efficace e democratica. Inoltre la prospettiva di un allargamento futuro necessita che le istituzioni e i processi decisionali siano a prova di futuro e adatti per assorbire i nostri amici europei nell’Unione”. Termina così una lettera che Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, ha inviato al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e alla rappresentanza permanente della Repubblica Ceca, che oggi inizia la sua presidenza di turno del Consiglio dell’Unione. La lettera chiede che – secondo quanto previsto dai Trattati – sia messa in agenda del prossimo Consiglio la discussione sulle proposte di emendamento dei Trattati come da proposta contenuta nella risoluzione adottata il 9 giugno scorso a larghissima maggioranza dal Parlamento, favorevole all’avvio di una Convenzione. Metsola ricorda che “il Consiglio è obbligato a esaminare queste proposte”, cosa che nella seduta del 23-24 giugno non è avvenuta, nonostante che il 10 giugno la risoluzione sia stata inoltrata al Consiglio. L’Ue ha attraversato “diverse crisi dalla ultima riforma dei trattati” e nonostante sia riuscita a mantenersi a galla, Metsola ritiene evidente che “l’Ue ha bisogno di diventare più efficace nella sua capacità di agire”, ha bisogno che “le conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa hanno sottolineato”.