Sono partiti da Kiev mercoledì 29 giugno, mentre i pullman del Progetto Mean-Movimento europeo di azione nonviolenta viaggiavano da lunedì sera. Punto di ritrovo, Medyka, confine polacco-ucraino. È qui che “Act for Ucraine”, una associazione ucraina, e la delegazione del Mean si sono dati appuntamento per fare in modo che settantotto persone, mamme con i propri bambini, potessero salire sui pullman con destinazione Italia, in quindici “Piccoli Comuni del Welcome” della omonima Rete nazionale e precisamente: Ordona, in provincia di Foggia, Roseto Capo Spulico, in provincia di Cosenza, Altofonte, in provincia di Palermo, Aragona, in provincia di Agrigento, Castel di Lucio, in provincia di Messina, Calascibetta, in provincia di Enna, Biccari, in provincia di Foggia, Tiggiano, in provincia di Lecce, Santa Cristina Gela, in provincia di Palermo, Bisacquino, provincia di Palermo, Giuggianello, in provincia di Lecce, Morciano di Leuca, frazione Torre Vado, in provincia di Lecce, Sassinoro, in provincia di Benevento, Pietrelcina, in provincia di Benevento, Santa Paolina, in provincia di Avellino.
Dal 30 giugno e fino a settembre 2022, “queste famiglie ucraine vivranno nelle nostre piccole comunità, in quelli che abbiamo definito Summer camp. Si tratta per lo più di orfani e vedove ucraini di caduti in guerra, individuati dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Kiev. Persone che hanno visto e sofferto tanto, a cui il progetto Mean vuole donare un tempo di pace e serenità lontano dalle bombe”, spiega una nota.
I Summer Camp nascono dalla lunga azione del Mean che, in primo viaggio a maggio e in quello di metà giugno 2022, ha stretto numerose relazioni con autorità, associazioni e società civile ucraine in preparazione della Marcia nonviolenta prevista l’11 luglio a Kiev.
Durante questi incontri, “il Mean è venuto a conoscenza della storia di molte famiglie ormai monoparentali a causa della morte in guerra di mariti e padri”.
Il Mean, del quale la Rete dei “Piccoli Comuni del Welcome” è fondatrice, “ha trovato i nostri sindaci e le nostre sindache pronti ad accogliere le mamme e i bambini”.
Di concerto, quindi, con il Ministero delle Politiche sociali ucraino, “le famiglie resteranno per l’estate nei nostri ‘Piccoli Comuni’: le attendono attività ludiche e tanto affetto, ma anche supporto psicologico, soprattutto ai bambini e alle bambine, per riaversi e rielaborare il trauma da stress dato dalla guerra che, se non se non viene capito e gestito, può cronicizzarsi in patologie come fobie, ansia, disturbi del sonno”.
Per il momento, i costi sono sostenuti dal Progetto Mean che ha attivato un crowfunding nella piattaforma “Produzioni dal Basso”).
Nel prossimo futuro le attività mensili di animazione dei Summer camp verranno sostenute da Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio spa) con il progetto “Welcome children camp”.