Si inaugura domani, 2 luglio, alle ore 21.15, negli spazi espositivi del Museo San Rocco di Trapani la mostra “H as Humanitas” di Paola Lo Sciuto, che arricchisce il percorso tematico e simbolico delle mostre presenti: la bi-personale “In-Segno” e la mostra di Antonio Vacirca. Si tratta di opere fotografiche, pittoriche e scultoree, una narrazione iconografica ed emotiva dedicata all’Humanitas, attraverso le quali l’artista visiva rappresenta ciò che concerne l’essere umano immerso nella propria condizione, il proprio ingegno, la propria cultura ed espressione, nella sorprendente possibilità di migliorare se stesso, sempre al bivio tra scelte e rinunce egoistiche. Nella Stanza dell’Abbraccio del San Rocco – informa la diocesi – una serie di foto e di quadri realizzati da Paola Lo Sciuto mostrano la dimensione emozionale dell’essere umano tra inconscio e ciò che può essere portato a consapevolezza attraverso la via centrale del cuore. Sono rappresentazioni di paesaggi boschivi orizzontali in relazione a una dimensione verticale dello sprofondare nell’inconscio buio. Al piano superiore si posso ammirare le opere dedicate all’identità e all’appartenenza in forma di abiti di pietra e fotografie di oggetti affettivi che come archetipi sono la traccia della memoria e aggiungono qualità e caratteristiche all’umano. Negli spazi espositivi del terzo piano risaltano le opere dedicate all’anima, quella parte dell’umano che, attraverso le esperienze, si evolve per avere l’opportunità di giungere alla consapevolezza di se stessi e degli altri. Da scoprire lo spazio della grotta, luogo della trasformazione, la fucina intima e interiore, il focolare dentro cui si trasforma il “piombo in oro”, la vittoria sulle nostre parti più buie. Nel corridoio-ballatoio sospeso nel vuoto verso la liberazione dai condizionamenti dell’Humanitas sono esposti i quadri che rappresentano le intime debolezze espresse da quello che la Chiesa chiama “i sette peccati capitali”. E per finire, all’esterno, dove si intravedono i tetti del centro storico di Trapani, l’ultimo spazio del percorso è il luogo socratico dello γνῶϑι σεαυτόν (Gnothi seautòn), dal greco conosci te stesso. Uno spazio in cui ritrovarsi e riscoprirsi consapevoli e pronti a fare il bene, lontano dalle armi di distrazione di massa. “La mostra dell’artista Paola Lo Sciuto – dichiara mons. Liborio Palmeri, direttore del Museo diocesano di arte contemporanea San Rocco – viene ad arricchire ulteriormente la proposta artistica e culturale del nostro museo che già ospita le mostre di Jano Sicura, Marco Nones e Antonio Vacirca. In questo caso le opere occupano lo spazio del secondo e terzo piano venendo a dialogare con il percorso tematico e simbolico che già il museo propone”. “Il concetto di fondo – afferma il direttore – è che non c’è vera spiritualità senza umanità; e che non c’è vera umanità che non sia aperta all’autotrascendimento di sé e alla trascendenza divina, in un incessante processo di trasformazione che conduce spirito, anima e corpo all’eschaton della risurrezione”. Le mostre sono visitabili nel fine settimana, dal venerdì alla domenica dalle ore 21 alle ore 23.