Sono stati 740 i cittadini ucraini accolti dalla rete di accoglienza Sai dalla fine di febbraio del 2022. In maggioranza (71%) sono donne sole con figli minori. Il 47% sono minori che fanno parte di nuclei familiari, il 26% ha tra i 25 e i 40 anni, il 21% più di 40 anni, il 5% tra i 18 e i 25 anni. Sono i dati forniti oggi dall’Anci (Associazione nazionale comuni italiani), che celebra il ventennale della rete di accoglienza dei Comuni italiani nel sistema Sprar-Sai. A livello territoriale la regione maggiormente coinvolta nell’accoglienza di beneficiari ucraini è l’Emilia Romagna (22% del totale complessivo), seguita da Lazio e Campania, dati che rispecchiano la distribuzione degli arrivi dei cittadini ucraini in fuga dal proprio Paese. A fronte di una richiesta del Ministero dell’Interno di ulteriori 3.530 posti in progetti Sai già esistenti, i Comuni del Sistema hanno risposto offrendo una disponibilità di 6.812 posti per nuclei familiari in 280 progetti Sai, riuscendo, inoltre, a potenziare la rete dell’accoglienza diffusa con l’adesione di un’ottantina di nuovi Comuni aderenti a progetti del Sistema già attivi. Allo stesso modo, in risposta all’avviso che mira a finanziare nuovi progetti di accoglienza per un complessivo di 1.000 posti, sono state 252 domande di finanziamento per un totale di 6.067 posti: sei volte tanto la previsione ministeriale.